mercoledì 13 aprile 2011

Racconto

Sotto il portico della chiesa non c'era mai stata tanta gente come in quella mattinata di febbraio, era una bellissima giornata di sole ma l'aria era fredda e pungente. Vista dal basso la chiesa le sembrò grandissima, non l'aveva mai notato, e quella sensazione non faceva che aumentare il senso di vuoto che sentiva dentro. C'era troppa gente per i suoi gusti, molte persone le conosceva bene ma non aveva voglia di parlare con nessuno. Voleva solo andare via, sapeva che avrebbe dovuto aspettare Laura ma sentiva il bisogno di scappare, non sapeva se sarebbe riuscita a rivederla di nuovo. Sentiva che l'attesa si sarebbe prolungata molto...in quel momento le sarebbe piaciuto aver vicino il loro miglior amico...perché non l'aveva chiamato? non se lo spiegava proprio, forse in quell'occasione era giusto che stesse sola, sì, lei e Laura era molto che non parlavano sole. Ne era passato di tempo da quando passavano tutti i pomeriggi insieme, c'era stato un periodo...forse l'anno prima, in cui erano inseparabili...non avevano mai discusso, o forse sì...sì una discussione c'era stata...forse l'unica....Laura non le aveva parlato per due giorni, lei non avrebbe mai fatto il primo passo, e Laura, l'avrebbe fatto? era convinta di no...eppure squillò il telefono e nel giro di qualche minuto si ritrovarono faccia a faccia. Laura le disse "Non so perché ma non riesco ad avercela con te, non posso non parlarti ed è da quando abbiamo discusso che sto malissimo...scusa per quello che è successo", forse era proprio quello che avrebbe dovuto dirle lei quella mattina...scusa per quello che ti ho fatto, sì, sicuramente glielo avrebbe detto, doveva farlo...sapeva che altrimenti non si sarebbero più incontrate, sicuramente non l'avrebbe più rivista se non lo avesse fatto. L'attesa si stava prolungando e lei riusciva solo a pensare a cosa le avrebbe detto....cosa dirle? sarebbe stato facile rivederla di nuovo? e magari per l'ultima volta? avrebbe compreso il suo stato d'animo.....i suoi sentimenti erano contrastanti, in quel momento provava tristezza e rabbia, sapeva che non era stata colpa sua e che era stata costretta ad andarsene, ma era certa che non aveva opposto resistenza e poi perché non era andata a salutarla? Si sentiva in colpa perché dopo quello che era successo avrebbe solo dovuto volerle bene e forse ora gliene voleva anche più di prima....ma glielo aveva mai detto? non ricordava l'occasione in cui lo aveva fatto, ma ...o no, forse non l'aveva proprio mai fatto! Ecco un dubbio che l'avrebbe tormentata per sempre....ma no, non per sempre...aveva giurato che quel giorno l'avrebbe fatto, le avrebbe detto: "Scusa, non l'ho mai detto, e forse fino ad oggi non lo sapevo o non me ne rendevo conto, ma io ti voglio bene, te ne vorrò per sempre, se mi cercherai ancora sarò sempre disponibile e poi ti prego fatti viva....perché per me lo sarai per sempre".

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